La sconfitta di Milano, il campo aperto a nuove sfide, la lotta continua nel ballottaggio: questo scenario di guerra non giova alla conversione della politica e non giova al bene comune. Potrebbe essere, anzi lo è, un ulteriore scendere in basso: il Pil che scende, il debito pubblico che si alza, la disoccupazione che aumenta, le famiglie che sono indebitate fino al collo…. La riflessione è di Roberto Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino). Il Papa ha più volte richiamato negli ultimi tempi la necessità di una nuova generazione di cattolici impegnati nella società e nella politica. Nuova appunto, non solo in termini di anagrafe ma anche e soprattutto come preparazione, motivazione, contenuti e stili a partire dal saper proporre al Paese un linguaggio nuovo nel dibattito pubblico, sostiene la Cittadella(Mantova). A 150 anni dallunità cè bisogno di unità vera in Italia, di sincera collaborazione anche in politica, tra maggioranza e opposizione, puntando tutti al bene comune, osserva Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia). Dellacqua si occupa Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste): Ha un bel dire la dottrina sociale della Chiesa che bisogna costruire un sistema a tre: privato, Stato e società civile. Poi, invece, molti ancora pensano che il privato sia il babau e la municipalizzata sia il tutore del bene comune. Non riusciremo a garantire lacqua ai nostri figli se non supereremo questi moralismi, che con sorAqua, la quale è molto utile et humile et pretiosa et casta di San Francesco non hanno niente a che fare.