FAMIGLIA

“La Commissione europea, per agevolare le pratiche burocratiche e risparmiare sui costi amministrativi, intende rendere automatica la registrazione della situazione familiare da un Paese all’altro”, ricorda Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), ma “le legislazioni sulla famiglia dei diversi Paesi sono molto diverse e le istituzioni europee non hanno competenza in questi campi eticamente sensibili, che appartengono ai singoli Stati membri. La Commissione, con un colpo di mano tecnico, vorrebbe invece sovrapporsi ai singoli Stati e di fatto imporre i matrimoni omosessuali o il riconoscimento delle coppie di fatto anche agli Stati che non li vogliono”. Per Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), “è il momento d’investire sulla famiglia per adeguarci a quello che già fanno altri Paesi europei. Si dice che le risorse mancano. Per trovarle occorre favorire la crescita del nostro Paese e, nello stesso tempo, distribuirle meglio, evitando la montagna di sprechi. La famiglia è ricchezza e risorsa per la società”.
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