EGITTO, TUNISIA…

Gli sconvolgimenti nel mondo arabo e la nostra poca conoscenza di quelle realtà suggeriscono a Marco Bonatti, direttore della Voce del Popolo (Torino), una riflessione che arriva all’“emergenza educativa” che comincia dall’“appiattirsi sul presente”, “rinunciare o dimenticare che invece siamo il frutto di secoli e millenni di cammino. Significa consegnarsi acriticamente alle ‘interpretazioni del mondo’ diffuse dai poteri forti e dai controllori dei mezzi di comunicazione. In questo senso la perdita più grave si registra, almeno in Italia, nelle scuole, dove l’insegnamento stesso della storia è stato pesantemente mortificato per privilegiare una ‘contemporaneità’ che, da sola, non spiega nulla, nemmeno se stessa”. Secondo Davide Maloberti, direttore del Nuovo Giornale (Piacenza-Bobbio), quanto sta avvenendo nei Paesi nord africani “rappresenta per l’Italia un monito: l’integrazione non si improvvisa, né va ostacolata o data per scontata con facili buonismi”.
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