Numerosi gli editoriali dedicati al Natale, e tra questi alcuni sono affidati ai vescovi delle rispettive diocesi. Come Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia), dove mons. Claudio Giuliodori parte da una considerazione sul tempo presente, nel quale discernimento e nuova progettualità sono le parole chiave. Il Natale secondo il vescovo di Macerata ha molto da dirci e da insegnarci, perché è la risposta di Dio alla più grande crisi dellumanità: la lontananza e il rifiuto di Dio. La presenza di Gesù, osserva, ci guida nel discernimento e nel ripensare gli stili di vita. Soprattutto, ci libera dallo sconforto e dallo scoraggiamento aiutandoci a elaborare, proprio a partire da questo tempo di crisi, una nuova progettualità che ponga al centro la dignità e i diritti di persone e popoli, la giustizia e la pace, uneconomia finalizzata al bene comune e non alla bramosia di singoli o di gruppi di potere. Sul Montefeltro (San Marino-Montefeltro) il vescovo Luigi Negri rileva che il Natale entra, oggi, in una società dove si può tranquillamente dire che la vita umana è ridotta quasi a niente. Ma in questa quasi sostanziale scomparsa delluomo, riflette il presule, Cristo deve essere incontrato da noi e testimoniato di fronte al mondo come lunica, reale alternativa a questo individualismo consumistico e violento che ogni giorno sembra distruggere, irreversibilmente, ogni possibilità di verità e di bene.