ATTUALITA’ SOCIO-POLITICA ITALIANA

“Quando una società come la nostra rappresenta quotidianamente lo spettacolo di una classe dirigente, di destra o di sinistra, interessata più al benessere, al denaro, al prestigio, alla carriera, che al bene comune, dovrà emettere ‘segnali’ decisamente diversi e avere il coraggio di invertire la rotta. Non sarà in grado di rinnovarsi né di affrontare le sfide della modernità senza una autentica rinascita etica e ideale”, evidenzia Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino), per il quale “urge liberare quelle forze innovatrici delle associazioni, dei movimenti, delle famiglie che pullulano nel profondo della comunità civile il cui capitale prezioso sono le persone e i loro carismi”. “Vogliamo perseverare nella speranza di un’Italia che ritrovi se stessa: senza scontri verbali e verbosi, con le riforme necessarie, con una classe politica che sia più vicina alle realtà, con un fisco meno pesante e imprigionante, con una burocrazia finalmente adeguata ai problemi in tempi rapidi, con una capacità di dialogo e di rispetto che distingua il comune sentire: perseguendo un solo obiettivo, il bene di tutti e di ciascuno, senza corporativismi né preferenzialità, nel libero gioco delle parti, ma verso un traguardo di progresso che contempli la totalità delle persone (principalmente le più deboli)”: è l’auspicio di Amazio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio). Per la Cittadella(Mantova), “fa molta tristezza assistere allo ‘spettacolo’ mediocre che l’Italia sta dando di sé in questi ultimi tempi. Soprattutto pensando alla straordinaria ricchezza e varietà di talenti morali e culturali che costituiscono la più importante risorsa del Paese”.
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