VERSO LE ELEZIONI

“Un supplemento di discernimento per andare al voto pensando alla persona”. È il commento che accomuna molti editoriali dedicati alla campagna elettorale che porterà alle elezioni politiche del 24-25 febbraio. In queste settimane, osserva Corrado Avagnina, direttore dell’Unione Monregalese (Mondovì) e della Fedeltà (Fossano), “la politica esonda da ogni dove, ma dovrebbe farsi consapevole di essere al servizio delle persone, del bene comune, delle esigenze più serie della gente”. Secondo Bonifacio Mariani, direttore dell’Amico del Popolo (Chieti-Vasto), “il primo passo da fare è proprio quello del rispetto per la sofferenza e le attese dei poveri, e quindi della dignità da offrire in ogni occasione in cui ci si presenta al popolo: i cittadini sono persone, non spettatori”. Giovanni Barbieri, vicedirettore del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli), spera che, “nella vera campagna elettorale, si cominci a parlare anche di altro perché, altrimenti, parole come crescita, equità, giustizia sociale… saranno ancora una volta scritte sull’acqua”. Per Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), “ora più che mai serve lucidità e coraggio per guardare al futuro senza voltarsi indietro a rimpiangere una stagione (quella della Seconda Repubblica) che gli italiani possono finalmente archiviare”. La Cittadella (Mantova) sottolinea che “anche in questo frangente siamo chiamati alla fatica del pensare, approfondire e discernere, vero tema decisivo su cui si misurerà la significatività dei cristiani nella società e nella politica”. In queste settimane, fa sapere Pietro Pompei, direttore dell’Ancora (San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto), “pensiamo di fare quattro chiacchiere sulla dottrina sociale della Chiesa per avviarci al voto con consapevolezza. Attingeremo al Compendio i temi della cittadinanza attiva e del bene comune per affrontare al meglio il compito, che è di ciascun cristiano, di offrire il proprio contributo ‘per una società a misura d’uomo, della sua dignità, della sua vocazione’”. Fermento (Brindisi-Ostuni) invita i candidati a “dire parole chiare su che tipo di società s’intende costruire, quali rapporti e istituzioni mantenere, quali demolire… Attendiamo: forse nessun programma elettorale s’impegnerà con una premessa, che definisca la persona umana. Eppure parte tutto da lì”. Al riguardo Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), spiega che “il personalismo, il culto della persona, il riconoscimento della sua insuperabile dignità e grandezza, è da sempre il vero principio non negoziabile dell’intero mondo dei valori propugnato dai cristiani. Ogni altro principio partecipa alla sua non-negoziabilità nella misura in cui è chiamato a difendere la persona umana e a respingere tutto quanto può costituire un attacco e un attentato alla sua integrità”. Per Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), “l’auspicio è che tutte le forze politiche, e i rispettivi candidati, concorrano alla costruzione di una nuova società, mettendo da parte ambizioni personali e interessi di parte, per fare spazio alla solidarietà, guardando ai bisogni reali delle comunità e del territorio”. Non come è avvenuto negli ultimi mesi, con alcuni politici protagonisti di “atteggiamenti dubbi e scandali”, così sintetizzati dalla Guida (Cuneo): “Scarsa trasparenza nei comportamenti, spocchia del potere, incoerenza verniciata d’improbabili scappatoie, vale a dire di rattoppi peggiori del buco, quando invece converrebbe chiudersi in un dignitoso silenzio”. Dinanzi a tutto ciò, nota Antonio De Caro, direttore di Fermento (Amalfi-Cava de’ Tirreni), “verrebbe la voglia di non andare a v…

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