PAPA BERGOGLIO VISTO DA ROMANO PRODI

COMUNICATO STAMPA
 
20/04/2015
“Il potere dolce di Francesco”
Jorge Mario Bergoglio visto da Romano Prodi
Domani 21 aprile ore 22.45 su Tv2000
 
“Della sua brutale sincerità Papa Francesco ha fatto un’arma politica di cui avevamo bisogno di fronte all’ipocrisia che si usa sempre nelle riunioni politiche”. Con queste parole Romano Prodi, già presidente del Consiglio e della Commissione europea, parla del Santo Padre nel corso dell’intervista “Il potere dolce di Francesco ” che andrà in onda domani, alle 22.45, su Tv2000 (canale 28 del digitale, 18 di TivuSat, 140 di Sky, in streaming su www.tv2000.it).
 
A colloquio con il giornalista Marco Burini, lo statista affronta i temi caldi dell’agenda globale prendendo le mosse dal “fenomeno Bergoglio”, convinto che in questo momento sia colui che detiene il soft power sulla scena mondiale, il protagonista del “potere dolce” che condiziona la politica. Prodi osserva come il Santo Padre sia capace di attrae i governanti, che gli riconoscono la stoffa di leader autentico, e allo stesso tempo di spaventare i governi, che sono messi a dura prova dalle sue critiche al modello economico e sociale imperante. Il punto di vista dell’economista emiliano è allineato alla considerazione che, con semplicità e nettezza, il Papa esprime dicendo “questa economia uccide”. “Non è un concetto astratto – spiega -. L’Evangelii gaudium è una riflessione molto concreta, descrive quello che sta capitando”. E se qualcuno gli dà del comunista, avverte, meglio riderci su: “Se il discorso che ciascuno ha dei diritti è comunismo, allora ci iscriviamo tutti al Partito comunista!”
 
Ma qual è il segreto del consenso planetario di Francesco, ben oltre i confini della chiesa cattolica? “Qui c’è poca dottrina e molta vita”, risponde Prodi che sottolinea la carica eversiva del discorso di giustizia di Francesco che è anzitutto uno stile personale di vita, e proprio per questo credibile.
 
Nell’intervista trovano spazio anche riflessioni sull’attualità politica nazionale e internazionale, dal riavvicinamento tra Stati Uniti e Cuba alla cronica questione mediorientale, dall’Africa sempre dimenticata al complesso di superiorità dell’impero cinese, temi su cui Prodi dice la sua con la competenza di chi ha gestito, e continua a gestire, molti di questi dossier.
 
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