Diversi gli spunti dalla cronaca. Nellera dellipertecnica non è forse il caso di difendere la genuinità della famiglia prima che sia troppo tardi? Anzi non è giunto il momento di riscoprire e riproporre la famiglia come uno dei pochissimi luoghi dove è possibile far nascere delle relazioni, anzi in termini cristiani delle alleanze durature, tra persone libere?, si chiede Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone). Di fronte al rifiuto dei profughi sul proprio territorio non possiamo dire che va bene così. Certe espressioni di
pancia, indubbiamente, vanno tenute presenti ma per far capire una logica diversa, in cui condividere, in cui essere solidali, in cui far posto allaltro in difficoltà ed in piena precarietà, in cui essere unicamente
umani, afferma Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì). La sindrome di Down non è una malattia nè tantomeno rischia di contagiare tristezza, solitudine, cattiveria. È uno stato fisico, psichico, mentale e relazionale che necessita certo di maggiori attenzioni e buone prassi affinché il soggetto possa vivere al meglio. Ma quale figlio non necessita il meglio per la propria vita?: lo si legge nelleditoriale del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino). Attenzione anche alla cronaca locale. Lapprovazione da parte del Consiglio comunale della variante al piano strutturale che consente la definitiva adozione del nuovo piano regolatore portuale, atteso da sessantadue anni, era un passaggio decisivo per poter pensare a un futuro migliore per Livorno e i livornesi, scrive Nicola Sangiacomo, vice direttore della Settimana (Livorno). Forlì cambia verso? Sembra proprio di sì. Da centro agricolo e poi industriale a polo universitario e culturale? La strada è ancora lunga, ma la direzione è quella giusta, dichiara Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro). Pensando alle prossime elezioni, la Cittadella (Mantova) scrive: Le risorse che calano, le difficoltà economiche generali che restano, le tante resistenze nei confronti del cambiamento, linvecchiamento della popolazione, la tendenza a rimanere come siamo, senza pensare al futuro, tutto ciò rende difficile la vita dellamministratore. Per questa ragione bisogna essere grati a chi si candida e augurare anche un po di fortuna a chi, dopo le elezioni, sarà chiamato ad amministrarci. Mario Manini, direttore della Squilla (Spello), ricorda un atto di incalcolabile umanità che ha distinto una nostra concittadina morta recentemente che ha voluto fare dono dei suoi organi per ridare vita e speranza. Grazie a questa donazione alcuni possono sperare ancora in una vita normale. Martino Cervo, direttore del Cittadino (Monza e Brianza), ricorda larrivo a Monza dellopera di Caravaggio San Francesco in meditazione. Pier Giovanni Trossero, direttore dellEco del Chisone (Pinerolo), si occupa della caserma Bochard di Pinerolo.