Non manca lattualità ecclesiale. Questa Chiesa fa paura ai potenti della Terra che sanno di non trovare nel successore di Pietro un complice nelle attività che non pongono luomo e i suoi bisogni primari al centro in ogni latitudine del pianeta. Così come dimostrano le immagini dalle Filippine, la gente è presente al richiamo del Pastore: perché sa di trovare nella Chiesa non solo la speranza ma la parola concreta per risvegliare e scuotere le coscienze dormienti, affinché possa prevalere limpegno e il buon senso di tutti per costruire una società migliore, sostiene Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino). Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), sottolinea: Questo sistema economico uccide, avverte con forza Papa Bergoglio e, per quanto riguarda la cura del creato, cè lavvertimento ripetuto che noi siamo i custodi, non i padroni della terra. La Guida (Cuneo) ricorda che il 13 febbraio il vescovo di Cuneo e Fossano, monsignor Giuseppe Cavallotto, ha compiuto 75 anni e, come prevede il diritto canonico, ha presentato al Papa il suo formale atto di rinuncia a vescovo delle due diocesi: Sarà il Papa ad accogliere le dimissioni e a decidere i tempi di nomina del nuovo vescovo, tempi sui quali potrebbero incidere il previsto accorpamento e la modifica dei confini delle diocesi cuneesi. La Giornata del malato fa da sfondo alla riflessione di Walter Lamberti, direttore della Fedeltà (Fossano): La malattia, il limite, le difficoltà possono davvero essere esperienze che ci fanno intuire lAssoluto? A volte pare difficile crederci, tuttavia, e chi sperimenta la malattia ogni giorno lo sa, anche nella sofferenza, anche nel disagio, si può scorgere una scintilla di vita che ci fa dire che ne vale la pena. Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), scrive sullarcivescovo Edoardo Menichelli: Soffre e si rallegra come noi, abbraccia un bambino o si china per rimettergli una scarpa, gioca a calcio balilla con i suoi giovani e a carte con i suoi coetanei, guida la Panda e viaggia in aereo, è sobrio nel pasto e ultimo a servirsi. Questa caratteristica mi ha sempre colpito. Una riflessione su giovani e catechesi sul Nuovo Diario Messaggero (Imola): La pastorale non si fa a tavolino o con convegni. Determinante è la presenza. Adulti che, gioendo della vita in Cristo, la propongono anche ai ragazzi.