ATTUALIA’ ECCLESIALE

Non manca l’attualità ecclesiale. Lo stile di Francesco conquista e Vittorio Croce, direttore della Gazzetta d’Asti (Asti) dice: “Per noi astigiani, in questo primo anno e mezzo di Papa Bergoglio, c’è stata, oltre all’ascolto come tutti, anche la ricerca delle sue origini nostrane”. Dal Sinodo, ricorda Marco Iasevoli, direttore di in Dialogo (Nola), viene “la conferma sostanziale e non solo verbale della vicinanza e dell’abbraccio della Chiesa anche alle famiglie che non vivono la ferita della separazione e delle relazioni lacerate, ma che allo stesso tempo affrontano enormi difficoltà materiali, spirituali ed educative”. A chi sostiene che “Papa Francesco e lo Stato, in simultanea, lavorano per il divorzio rapido”, risponde Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia): “Papa Francesco esprime soltanto un’idea cristallina, incontestabile: cara Rota, se devi accertare, accerta presto, non dopo 15 anni, quando i ricorrenti da giovani sono diventati vecchi, anche per costruire nuove famiglie, e fallo senza gravarli di costi”. “Mentre si concludeva la settimana sulla ricerca sul cancro Papa Francesco autorizzava la pubblicazione del decreto sulle virtù eroiche di un ragazzino di 12 anni morto di cancro. Il piccolo Silvio Dissegna (1967-1979) sarà venerabile. Anche lui ha detto il suo ‘io ci sono’ (slogan per la settimana di ricerca) offrendo le sue sofferenze per i sacerdoti, i missionari e la salvezza dei peccatori”, fa notare Enzo Gabrieli, direttore di Parola di Vita (Cosenza-Bisignano). Sui martiri cristiani riflette Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste): “Di cristiani così – vescovi, sacerdoti, religiosi, mamme e papà – ce ne sono tanti. E dovremmo essere orgogliosi di loro, dovremmo farne degli esempi, dovremmo gioire di essere cristiani come loro”. Ricordando “la barbara uccisione di una coppia di giovani sposi di fede cristiana in Pakistan”, Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), afferma che “occorre mettere in atto azioni concrete sul piano culturale e politico perché questi fatti non accadano più. A cominciare dalle comunità islamiche che vivono in occidente e che tanto possono fare verso i Paesi di origine”. Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), osserva: “Di per sé, dovrebbe essere tutta la chiesa a dare una vera testimonianza di vita evangelica”. La Vita Alessandrina scrive sul mandato ai catechisti che si è svolto sabato scorso presso l’Istituto “Maria Ausiliatrice”.
Condividi