Non manca, infine, lattualità ecclesiale. La Fedeltà (Fossano) e La Guida (Cuneo) pubblicano il messaggio di monsignor Giuseppe Cavallotto, vescovo di Cuneo e di Fossano, per la Giornata del seminario (26 gennaio), occasione singolare per ripensare al significato di questa istituzione, conoscere il suo servizio, collaborare al suo buon funzionamento. Su Millestrade (Albano) leditoriale del vescovo, monsignor Marcello Semeraro, dedicato alla famiglia che torna a mostrarsi socialmente quale autentica scuola di arricchimento umano (Gaudium et Spes, 52). Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), propone una riflessione sul battesimo ai bambini che non è unimposizione e si rivolge ai genitori: Perché usare due pesi e due misure? Perché non far scegliere da adulti i valori civili, umani, la lingua? Assurdo! direte. Bertolt Brecht annotava: di un bambino si può fare ciò che si vuole. Che cosa vuole un genitore, una mamma? Educare ai valori, al bene. La religione non è un valore, un bene?. Giordano Frosini, direttore della Vita (Pistoia), argomenta, invece, sullorigine del male. Si cessi – chiede Frosini – di parlare del male come castigo di Dio o anche della sua permissione a fini di bene; e si smetta anche di parlare di rassegnazione nei suoi riguardi. Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), ricorda la figura del vescovo emerito, monsignor Salvatore Nicolosi, morto a 92 anni lo scorso 10 gennaio. Il progetto di Dio per la nostra Chiesa – sottolinea Malandrino – ha voluto per uno dei nostri amati vescovi un lungo servizio episcopale – 28 anni – e una lunga vita – 92 anni a febbraio -, metà della quale vissuta tra noi. Di diverso taglio lapprofondimento del Ponte (Rimini), dedicato allesoterismo e al satanismo, nel quale si sottolinea che in Emilia Romagna sono almeno 50mila le persone coinvolte in gruppi esoterici, magici o satanisti. I vescovi emiliano-romagnoli hanno redatto un documento che non è polemico, ma propositivo e impegnativo. Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì), spiega che sul suo settimanale non si trovano gli oroscopi. Una scelta di fondo e di campo. Non cè nulla di personale. Soltanto la convinzione che, sul proprio domani, debbono e possono essere altri i punti di riferimento e non gli… astri. Antonio Dolce, direttore del mensile Giorn8tto (Monreale), invita ad accogliere il nuovo anno come dono di Dio. Infine Vincenzo Finocchio, direttore dellAppennino Camerte (Camerino-San Severino Marche), a conclusione della Settimana di preghiera per lunità dei cristiani (18-25 gennaio), nota che da qualche decennio cè un susseguirsi dincontri e dialoghi con le varie Chiese e Confessioni cristiane. È quanto conferma la Gazzetta dAsti: I contatti di amicizia negli anni vanno crescendo.