Addio a don Lorenzo Dell’Andrea, fu tra i fondatori della Fisc

nella foto don Lorenzo Dell’Andrea

Il ricordo nelle parole di Vincenzo Corrado, direttore Ucs Cei, e Mauro Ungaro, presidente Fisc

“Ha sempre creduto nel valore dell’informazione locale, cogliendone potenzialità e problemi. Si è sempre mosso con grande audacia e anche creatività, diventando egli stesso testimone di alcuni snodi importanti delle testate diocesane, a partire dalla fondazione della Federazione italiana settimanali cattolici”. Così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, ricorda don Lorenzo Dell’Andrea, morto il 6 marzo all’età di 93 anni. “Qualche anno fa ci siamo sentiti una sera, per raccogliere alcuni suoi pensieri sulla progettualità comunicativa che lo aveva animato nel servizio diocesano. Con grande lucidità – osserva Corrado – ha ripercorso tappe regalando preziosi consigli per l’avvenire. Visionario come sempre”. Don Dell’Andrea “ha abitato, con successo e disinvoltura, anche il mondo della radio e della televisione”: “La sua morte rattrista e addolora, perché perdiamo uno dei grandi padri fondatori – forse l’ultimo – del giornalismo cattolico così come oggi lo conosciamo”.

“Uomo della Parola – il ricordo del presidente Fisc, Mauro Ungaro, -, don Lorenzo ha saputo veramente coniugare l’impegno giornalistico con l’attenta testimonianza sacerdotale portando il settimanale della sua diocesi ad una diffusione capillare in tutto il territorio”. “Direttore del settimanale “L’Amico del Popolo” di Belluno-Feltre dal 1962 al 1992 e a lungo consigliere della Fisc, don Dell’Andrea era “l’ultimo ancora in vita fra i partecipanti alla storica udienza che papa Paolo VI concesse nel novembre 1966 ai fondatori della Federazione”. “Davvero grazie a don Lorenzo i cui strumenti della comunicazione sociale hanno rappresentato un mezzo privilegiato attraverso cui la Chiesa italiana, sulla scia del Concilio ecumenico Vaticano II – ha concluso Ungaro -, ha saputo mettersi in ascolto dei territori vivendo la prossimità ad essi. La sua memoria resta una benedizione per tutta la Federazione”.

Fonte Sir: www.agensir.it

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