RICORDO DI PADRE LOMBARDO

Don Giuseppe Lombardo nella sua vita ha aperto strade di dialogo culturale, donando sempre spunti di riflessione, di comunione, con una umanità schietta, a volte scanzonata, piena di amicizie mai superficiali. Chi lo incontrava “sapeva con chi aveva da fare” ed era costantemente sorpreso dalla sua capacità di entrare in dialogo mai in superficie con tutti. Don Giuseppe è stato uno tra i primi a collaborare con monsignor Alfio Inserra, alla nascita dell’Ucsi di Siracusa, insieme a Gianni Failla, primo presidente cercando di trasmettere e condividere con i giornalisti siracusani e siciliani le fragilità di una società che man mano si sta sgretolando e cercando di mettere sempre al centro e raccontare le difficoltà delle famiglie, dei giovani e degli adolescenti. Non solo. Ha sempre raccontato e chiesto ai “colleghi” e comunicatori di raccontare la vita degli “scarti umani” di chi vive la detenzione in carcere oppure in una casa famiglia. Dopo la morte di monsignor Alfio Inserra ha donato parte del suo tempo come Consulente ecclesiastico all’Ucsi di Siracusa e, grazie, ai corsi di formazione continua dei giornalisti ha proposto diversi argomenti di riflessione tra i quali i minori, la violenza di genere e il carcere con il coinvolgimento di esperti e amici e colleghi giornalisti. Il direttore, cosi come l’ho sempre chiamato, delegato regionale Fisc Sicilia, è stato un un genio, un sacerdote umile e un giornalista intellettuale dei nostri tempi che ha lavorato fino all’ultimo al giornale, al giornalismo e alla cultura siracusana.  Il contributo che il nostro Pippo ha dato alla crescita della nostra associazione nel corso di tutta la sua vita resterà per sempre nella memoria storica dell’Ucsi. Il suo impegno, la sua costanza e il suo amore incondizionato per i valori della cultura e del giornalismo siciliano e siracusano e della comunicazione devono essere un modello per tutti noi e per le generazioni future. Don Giuseppe Lombardo ha attraversato diverse generazioni di giovani e in tutti ha lasciato una traccia indelebile. E’stato un educatore dello spirito in tutti gli ambiti culturali cercando di trasmettere la gioia del Vangelo e di essere uomini e donne che oggi testimoniano Cristo con competenza e fedeltà nella professione. Un sacerdote ma soprattutto un educatore, più con l’esempio che con le parole, mai e poi mai con la coercizione. Il suo impegno educativo era finalizzato a forgiare l’uomo e, in particolare, con l’uomo in divenire. Ha, fino all’ultimo condiviso progetti e temi futuri con uno stile appropriato e conoscere bene la dinamica del seminare e del raccogliere, del dare e del ricevere. Padre Pippo, l’amico il collega. Il suo sorriso perennemente stampato sul viso era una sorta di rompighiaccio al primo contatto. Sapeva ispirare fiducia, subito. Ha avuto una folla di amici, di ogni strato sociale, di ogni età. Aveva un’innata duttilità nell’adattarsi ad ogni situazione, nello stare accanto a un potente o a un povero. Era a proprio agio soprattutto fra i giovani e soffriva fino alla commozione quando vedeva che giovani e famiglie vivevano lo stato di precarietà umana ed economica. Ha tracciato fino all’ultimo le linee e i programmi per i prossimi anni che l’Ucsi di Siracusa porterà avanti. Adesso immagino che don Pippo starà programmando insieme a monsignor Alfio Inserra e don Sebastiano Gozzo le linee culturali dell’Ucsi e del giornalismo siracusano. Grazie Pippo!!!

Salvatore Di Salvo, presidente provinciale Ucsi Siracusa, consigliere nazionale e componente della Giunta Nazionale Ucsi

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