Cosa faremmo senza di voi, cari amici sacerdoti? Anzi, cosa saremmo noi senza di voi?. È la domanda rivolta dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, ai preti presenti, durante lomelia della Messa celebrata nella Basilica inferiore di San Francesco, che ha aperto la terza giornata dellAssemblea della Cei. Il cardinale si è rivolto in particolare ai presbiteri, ai quali è dedicata lassise straordinaria dei vescovi italiani, che in questi giorni si confrontano sulla vita e la formazione del presbitero. I nostri amati sacerdoti, primi collaboratori, segno più prossimo di Gesù Buon Pastore nel popolo di Dio, li ha definiti il presidente della Cei. Come vorremmo che al di là della nostra umana fragilità – ha proseguito – sentissero il nostro affetto, la nostra ansia trepidante. Quella dei vescovi nei confronti dei presbiteri, secondo il cardinale, è una straordinaria responsabilità più grande delle nostre spalle, e tanto più cresce ed è grave tanto più ci rendiamo conto che la vostra santità è strettamente coniugata alla nostra santità personale. Quello verso la santità, ha aggiunto, è un cammino che dobbiamo fare insieme, con umiltà e fiducia.
Fonte Sir: www.agensir.it
(mercoledì 12 novembre 2014)