Al centro degli editoriali anche alcune riflessioni sullormai imminente Settimana Santa. Con questa domenica – ricorda Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia) – inizia la grande settimana che culmina nella domenica di Risurrezione. La pedagogia della Chiesa ci accompagna in modo speciale in questi giorni santi facendoci rivivere intensamente il grande mistero della passione morte e risurrezione di Gesù. Ma è il caso di domandarci se e come, di fatto, la santità di questa settimana viene vissuta. La Settimana (Adria-Rovigo) pubblica il messaggio del vescovo, monsignor Lucio Soravito, per la Settimana Santa con laugurio che la contemplazione dellamore di Dio faccia nuova la vostra vita, vi aiuti a viverla come dono per gli altri, vi faccia diventare popolo di Dio in missione. Il Ponte (Avellino) riporta alcune parole di Papa Francesco: la Settimana Santa è un tempo di grazia che il Signore ci dona per aprire le porte e uscire incontro agli altri, farci noi vicini per portare la luce e la gioia della nostra fede. Sul Cittadino (Genova) il teologo Marco Doldi spiega che vivere la Quaresima, specialmente la Settimana Santa, significa uscire da se stessi per guardare e andare verso le periferie dellesistenza e portare loro la presenza viva e consolante di Gesù misericordioso. Per Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), solo distogliendo lo sguardo dallo spettacolo e portandolo sulla realtà, dove si consuma la Via Crucis delluomo di oggi, è possibile fondare la speranza e non rimanere complici di quellindifferenza che uccide ogni giorno migliaia di persone in tutto il mondo. Anche perché, afferma Corrado Avagnina, direttore dellUnione Monregalese (Mondovì), bisogna immergersi nelle sfide che non si possono snobbare, dove si è misurati dalla Parola di Dio e dalle urgenze degli uomini. Detto altrimenti, cè da rimettersi in pista a ogni alba quotidiana perché niente è già scontato. Su Voce della Vallesina (Jesi) il direttore della Caritas diocesana, don Nello Barboni, invita a prepararsi alla Pasqua con la volontà di una profonda conversione per vivere la carità come il Signore ci ha insegnato. Solo così il nostro impegno, i nostri segni e i nostri progetti a sostegno acquisteranno il loro vero valore e saranno segno di vera speranza. Per Filippo Curatola, direttore dellAvvenire di Calabria (Reggio Calabria-Bova e Locri-Gerace), è lesperienza dellessere congiunti allAmato – che nella Pasqua potremo vivere – che ci permette di credere, anche quando le risposte alle domande che nascono dal dolore restano custodite nel suo misterioso silenzio. Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), ribadisce come per molti cristiani, per la Chiesa in molte parti del mondo, continua il Venerdì Santo, né sintravvede la Pasqua di Risurrezione. Penseremo a loro, celebrando la passione e morte di Gesù: sono loro oggi sulla croce, come Gesù, anzi con Gesù. Al riguardo Emmaus (Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia) sottolinea che la fede cristiana non celebra la sofferenza fine a se stessa; piuttosto conduce a combattere quelle strutture che causano la sofferenza di tanti esseri umani. Luce e Vita (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi) offre ai lettori alcuni testi per la meditazione personale durante la Settimana Santa; mentre la Voce Alessandrina (Alessandria) riporta il calendario delle celebrazioni presiedute dal vescovo in cattedrale.