Grazie, presidente, per il suo gesto responsabile e generoso. È il commento che accomuna molti editoriali dedicati alla rielezione di Giorgio Napolitano a presidente della Repubblica. La sua decisione di rimettersi a disposizione della nazione – osserva Giampiero Moret, direttore dellAzione (Vittorio Veneto) – rappresenta un punto di riferimento attorno al quale la politica può fermare la sua caotica deriva e tentare dindividuare una via percorribile. Per Amazio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), la rielezione di Napolitano – pur contestata da talune forze politiche arroccate su altra candidatura – appare scelta equilibrata, idonea e pragmaticamente necessaria nella critica situazione italiana odierna: il riconfermato presidente è talento istituzionale e politico prezioso, di primordine, un galantuomo sopra le parti, capace di coagulare non di dividere, conscio del ruolo e del valore del servizio da rendere, luomo giusto al posto giusto in un Paese dilaniato da lotte intestine estranee allinteresse reale. Concorda Bonifacio Mariani, direttore del Nuovo Amico del Popolo (Chieti-Vasto): il presidente Napolitano sembra lunico ad avere le idee chiare su cosa debba essere fatto, ma è anche un uomo tanto ricco di esperienza e tanto saggio da mettere sullattenti intelligenza e ragione di fronte allimprevedibile fragilità imposta dal considerevole peso dei molti anni di età. Coraggio e fragilità, a servizio dellItalia. Per Toscana Oggi (settimanale regionale), la rielezione di Napolitano dimostra quanto sia importante una figura presidenziale di forte garanzia, soprattutto in questa fase eccezionale, che deve essere di transizione a una forma di governo, basata su di una nuova legge elettorale, con nuovi pesi e contrappesi.