Al centro degli editoriali anche la 17ª Giornata mondiale della vita consacrata (2 febbraio). I consacrati – osserva Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia) – sono una sana provocazione che viene dallalto. (…) Hanno una carica che viene dal cielo e porta al cielo, sono anticipo della vita nuova, una vita più dedita allo spirito. Tutti i cristiani che vogliono vivere in modo autentico hanno beneficio anche solo guardando e stimando i consacrati. Sul Ticino (Pavia) la riflessione di don Gianluigi Corti, delegato vescovile per la vita consacrata: Chi è consacrato (…) ci aiuta a leggere il tempo e a viverlo come realtà finita, destinata ad avere termine. Il tempo, uno dei beni più preziosi per luomo occidentale di oggi non è valore assoluto. (…). Chi si consacra ci ricorda che lo sbocco della vita umana non è una liturgia funebre, ma una festa di nozze. Cè un mondo futuro che ci attende (…). Oltre al rapporto col tempo cè anche il rapporto con leterno. Il primo è vissuto in modo problematico o drammatico, il secondo è addirittura rimosso. La fede può guarire il primo e risuscitare il secondo e così si potrebbe trovare nuova speranza per la vita consacrata.