IMMIGRATI

La Liguria ha detto sì ad accogliere la “sua parte” di stranieri sbarcati a Lampedusa – 20.000 – e avviati in diversi punti del territorio nazionale. “Finora – ricorda Silvio Grilli, direttore del Cittadino (Genova) – sono giunti una ventina di minori e sono stati affidati a strutture idonee allo scopo. Chi ha gestito la soluzione di questa accoglienza ha trovato una sponda disponibile nella Chiesa locale, attraverso le sue principali forze impegnate sul versante della carità. Un buon esempio di umanità innanzitutto e di fattiva collaborazione per risolvere un problema di fronte al quale non possiamo chiudere né il cuore, né gli occhi, né tanto meno le porte”. Di fronte all’emergenza migrazioni, sostiene L’Ora del Salento (Lecce), “non servono le grandi muraglie, non servono le regole severe, né i respingimenti alle frontiere o, come dicono oggi i leghisti, i soldati ai confini della Patria. Quel che occorre è la capacità di fare politica, quella seria, quella che promuove lo sviluppo e la giustizia sociale, sia all’interno delle nazioni che fra le nazioni”. Rispetto al fenomeno delle migrazioni, aggiunge Il Nuovo Diario Messaggero (Imola), “le comunità ecclesiali non mancheranno di dare il loro apporto, mettendo in opera il loro patrimonio di esperienza, le risorse prettamente spirituali non meno di quelle materiali”. Anche l’editoriale di Fermento (Brindisi-Ostuni) si occupa della questione immigrati e di come la “condotta complessiva dell’accoglienza dell’immigrato determinata dalle normative” non sia cambiata malgrado un’esperienza ventennale. “Senza intristirci troppo, frustrati forse anche da una insensibile Europa, ascoltiamo l’appello urgente delle deboli voci” dei profughi del Nord Africa che arrivano da noi, suggerisce Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), secondo il quale “commuoverci di fronte a questa gente (c’è chi si preoccupa e si commuove di più per gli animali!…) è un obbligo umano e cristiano che può dare buoni frutti per tutti. La Passione di Gesù – in questi disperati – dura certamente più di una Settimana:vediamo di non diventare causa di una passione senza fine”. “L’Unione deve pensare a come affrontare globalmente i rapporti tra sponda Nord e sponda Sud del Mediterraneo, se non si vuole che questo mare diventi sempre più un immenso cimitero”, evidenzia Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), secondo il quale “l’Europa e i Paesi sempre più egoisti e ammalati di neonazionalismo non possono continuare a nascondersi dietro un dito, a scegliere la strada di Ponzio Pilato”. “Con delicatezza e sperando di non suscitare suscettibilità ci sembra di poter dire che c’è un campo del vivere civile, la politica, dove gli uomini non si improvvisano e dove senza galantuomini non si va lontano”, afferma Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona).
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