GIOVEDI’ SANTO E IMMIGRATI

Le celebrazioni del Giovedì Santo, che hanno al “cuore” la lavanda dei piedi, preparate assieme “con una gioia segreta” dalle comunità filippina, portoghese e italiana della parrocchia di Brixton Road sono invece al centro dell’editoriale di Renato Zilio, direttore della Voce degli Italiani (Inghilterra). “La comunità filippina – riporta – fa le prove di canto. Melodie ispirate al loro oceano, sciolte e cantate in tagalog. La comunità portoghese – che proviene in buona parte dall’isola di Madeira – prepara i simboli, i gesti e gli oggetti liturgici. E quella italiana, arrivata già quaranta e più anni fa, i testi e le letture”. “Per le tre comunità, in fondo, è la loro vita che celebrano. Servire, infatti – secondo il direttore –, è l’unica parola che riassume l’esistenza di un migrante. Il suo lungo cammino. Vivere, così, a servizio di una società che cresce attraverso e sopra di lui. Le filippine – per lo più a servizio in famiglie inglesi – vi spendono le doti di attenzione e di tenerezza, che non possono dare alla loro famiglia. Gli italiani, in terra inglese investiti da sempre nell’arte della ristorazione, anche quando parli con loro riscontri atteggiamenti di servizio e di delicatezza, che ti fanno capire quanto un lavoro forgia un carattere. Rinunciando, poi, a tante cose i nostri migranti vivono interamente a servizio dei loro figli. Ed è questo il loro vero futuro. Tutto perché non conoscano le stesse umiliazioni, le loro tristi disavventure. Ma sono a servizio anche delle famiglie lontane, al Paese d’origine, dove contribuiscono per quanto possono alla loro povera economia”.
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