Decisamente lItalia non riesce a essere un Paese dimmigrazione dopo essere stato per oltre un secolo unenorme fonte di emigrazione, lamenta il settimanale Corriere degli Italiani (Svizzera). Ancora non sappiamo si legge nelleditoriale dellultimo numero (9 marzo) se ci sarà o no unondata durto di due-trecentomila nordafricani spinti dal vento rivoluzionario che sta attraversando Libia, Egitto, Tunisia, Algeria ecc. e già ci rivolgiamo disperati allEuropa.Ampio spazio alla situazione in Nord Africa viene dato anche da Webgiornale.de, notiziario on line della comunità italiana in Germania. Il presente e il futuro della Libia viene sottolineato in un servizio sono ancora incerti. È invece certa la presenza, al confine tra Libia e Tunisia, di decine di migliaia di profughi, soprattutto egiziani, che stanno cercando di fare ritorno al loro Paese. Alcune agenzie umanitarie si sono già mobilitate per portare tende e aiuti, soprattutto a Ras Jedir, in Tunisia. Mauro Montanari, direttore del mensile Corriere dItalia (Germania), denuncia la scarsa incisività della politica estera di un Paese, lItalia, che sta a cavallo tra Europa e Africa mediterranea, nella quale Africa mediterranea stanno accadendo rivolgimenti epocali che coinvolgono regimi e popoli in rivolta. Con morti, feriti, sangue e lacrime. La Voce degli Italiani (Inghilterra) propone invece il parere di un giovane italiano, studente di giornalismo a Londra, sugli ultimi avvenimenti in Maghreb. Ma anche in Europa rileva lo studente sul quindicinale inglese i giovani stanno manifestando segni di disagio profondo e pure in Italia i giovani hanno protestato in massa contro i tagli decisi dal ministro Gelmini. I giovani europei osserva non lottano più per un futuro migliore come avevano fatto i loro padri nel 1968. Ormai si battono per un presente dignitoso. La loro protesta è diventata purtroppo un atto di necessità.