Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), è il nuovo presidente della Fisc (la Federazione cui fanno capo 188 testate diocesane) per il triennio 2011-2013. Eletto dal Consiglio nazionale riunito il 20 gennaio a Roma per la prima volta dopo la XVI assemblea nazionale dello scorso novembre, è il primo presidente laico a guidare la Federazione dalla sua costituzione, nel 1966. Rivolgendosi al Consiglio nazionale, il nuovo presidente ha espresso gratitudine per lincarico affidatogli, ricordando i suoi predecessori, in mondo particolare don Giorgio Zucchelli che ha guidato la Fisc negli ultimi sei anni. Durante il Consiglio sono state rinnovate anche le altre cariche dellesecutivo: don Antonio Rizzolo (Gazzetta dAlba) vicepresidente vicario, don Bruno Cescon (Il Popolo, Concordia-Pordenone) vicepresidente, Francesca Cipolloni (Emmaus, Macerata) segretaria e Carmine Mellone (Agire, Salerno) tesoriere. Con Francesco Zanotti tracciamo alcune linee dimpegno della Fisc per il prossimo triennio.
Zanotti, per la prima volta un laico alla guida della Federazione…
Sono commosso, ma anche onorato per questo incarico. Tali sentimenti mi stanno accompagnando sin dal primo momento in cui si è profilato questo nuovo percorso per me. Ho in mente i tanti direttori sacerdoti, conosciuti in questi anni: figure straordinarie di educatori e maestri, ai quali devo tanto e che ho sempre guardato con stima. Mi piace ricordare quanto mi disse, circa 10 anni fa, uno dei primi presidenti della Fisc, don Giuseppe Cacciami: Tu sarai il primo presidente laico della Fisc!. Fu lungimirante! Così come lo sono stati nelle loro intuizioni anche gli altri padri fondatori della nostra Federazione: tra i tanti cito mons. Franco Peradotto, morto lo scorso 1° novembre. Poi non dimentico i laici che fanno parte della storia della Fisc: Giovanni Fallani, con la sua ironia e arguzia, e Alberto Migone, dal pensiero profondo. A tutte queste persone sono infinitamente grato. Per questo sono convinto che è importante tornare alle radici della Federazione e valorizzare il cammino già percorso, con lo sguardo volto al futuro.
Può tracciare un percorso ideale per il prossimo triennio?
Un percorso ideale si può costruire attorno ad alcune parole chiave: proseguire, amicizia, comunione ecclesiale, condivisione, pensiero e riflessione, responsabilità e speranza, umiltà. Prima di tutto è necessario proseguire nel solco dei fondatori e di chi ci ha preceduto. In secondo luogo lamicizia, che è uno dei grandi pilastri della Federazione. Ancora, comunione ecclesiale, che è molto più di una sintonia dintenti. Poi la condivisione: nella Fisc si condivide la vita, un tratto di strada da percorrere insieme. Quindi il pensiero e la riflessione, indispensabili per affrontare il presente e prepararsi al futuro. Altri tratti caratteristici sono la responsabilità e la speranza: la prima deve guidare il nostro lavoro, la seconda lo deve illuminare. Infine lumiltà: chi vuole essere il primo si faccia servitore.
I vescovi hanno dedicato questo decennio pastorale allarte delleducare. Su questa linea, che coinvolge anche i media cattolici, quale contributo specifico dai settimanali?
Abbiamo un compito importante da giocare nei nostri territori, insieme allagenzia Sir che fa parte della nostra storia. Siamo giornali locali con sguardo globale, cioè ci rivolgiamo a tutto luomo e ci occupiamo di tutto luomo, quello che vive accanto a noi e quello che opera oltre Oceano. Desideriamo offrire il nostro contributo allarte delleducazione con una lettura della realtà vista alla luce del Vangelo. I nostri giornali sono strumenti della comunicazione sociale aperti alla s…