I volti smarriti emergono chiaramente dalle prime immagini del nuovo terremoto e ci raccontano sempre la stessa cosa: Perché proprio a noi?. Ho letto le stesse espressioni sulle facce dei tanti sacerdoti che ho visitato in questi giorni. Continuo a scrivere, mentre mi gira la testa in modo persistente e prendo coscienza che sto scrivendo in diretta. È il racconto del terremoto vissuto in diretta ieri da don Massimo Manservigi (clicca qui), direttore della Voce di Ferrara-Comacchio, mentre si trovava in redazione per limpaginazione dellultimo numero del giornale. Purtroppo – annota Manservigi – ci sono stati altri morti e le mie mani vorrebbero smettere di scrivere, ma è necessario che raccontiamo i fatti, perché i giornalisti non devono abbassare lattenzione su coloro che stanno subendo le peggiori conseguenze di queste scosse. Il pensiero va alle nuove vittime, a coloro che hanno perso la vita e ai loro cari, a quelli che sono senza casa o che hanno appena dovuta abbandonarla, e poi a tutti i sacerdoti le cui chiese sono crollate o inagibili.
A cura del Sir (www.agensir.it)
(mercoledì 30 maggio 2012)