SANTIAGO E IRPINIA

Le due tragedie dei giorni scorsi, che hanno provocato numerosi morti e feriti, sono al centro di altrettanti editoriali. L’incidente ferroviario in Spagna, nei pressi di Santiago de Compostela, il 24 luglio scorso, afferma Le due tragedie dei giorni scorsi, che hanno provocato numerosi morti e feriti, sono al centro di altrettanti editoriali. L’incidente ferroviario in Spagna, nei pressi di Santiago de Compostela, il 24 luglio scorso, afferma Marino Cesaroni, direttore di Presenza (Ancona-Osimo), “ha toccato, insieme ad altre tragedie successe nel breve passare dei giorni, le nostre sensibilità e alimenta la nostra pena e il nostro dolore. Tanto più perché tutte queste tragedie non sono da attribuire esclusivamente al caso, ma qui c’è una considerevole componente delle responsabilità dell’uomo che seguendo sempre di più le logiche del mercato mette a rischio la sua e la vita degli altri”. Mario Barbarisi, direttore del Ponte (Avellino), dedica l’editoriale all’incidente avvenuto in Irpinia, nella notte tra il 28 e il 29 luglio: un bus è precipitato dal cavalcavia per circa 30 metri con un bilancio disastroso (38 morti e tanti feriti). “Gli incidenti – sottolinea Barbarisi – possono sempre verificarsi, le probabili cause sono da ricercarsi nelle condizioni stradali, l’eccessiva velocità, distrazione o malore del conducente, le condizioni del veicolo, guasti meccanici… La verità è che sulle strade ci sarebbe bisogno, innanzitutto, di tanta prudenza e molti più controlli. (…) La sicurezza è materia complessa, richiederebbe un maggior lavoro di prevenzione, anche, e soprattutto, sulle verifiche dei veicoli. Resta l’amarezza per le tante vite spezzate e l’atroce dubbio: l’incidente, si poteva evitare?”.

 
 
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