I settimanali Fisc ritornano sulle recenti dichiarazioni del ministro dellIstruzione circa linsegnamento della religione cattolica (Irc). Quellora di lezione – ha detto il ministro – andrebbe adattata, potrebbe diventare un corso di storia delle religioni o di etica. La Voce del Popolo (Brescia) riprende la nota Sir a firma di Alberto Campoleoni, in cui si legge tra laltro: Non serve oggi una polemica in più sullIrc. Ben venga una riflessione sulle didattiche innovative, sulla necessità di restare al passo con la società e i bisogni educativi delle nuove generazioni, ma senza confusioni. LIrc in questi anni ha camminato proprio in questa direzione. Si può sempre migliorare, ma polemiche e ideologia non sono la strada giusta. Per Stefano Fontana, direttore di Vita Nuova (Trieste), la conseguenza di unipotetica riforma sarebbe di radicare ancora di più lidea che le religioni sono tutte uguali, ossia lindifferenza religiosa. Lo Stato non può però farlo, in quanto significherebbe rinunciare alluso della ragione politica che considera le religioni in ordine al bene comune.