Su La Voce degli Italiani (Inghilterra) il direttore Renato Zilio racconta le storie di diversi giovani emigrati dallItalia anzi, scappati, come dice uno di loro a Londra. Seguendo il filo del discorso dei giovani riflette emerge unidea inquietante. Sembra che i barconi che approdano alle nostre coste siano paradossalmente essi stessi limmagine della nostra terra che getta a mare i suoi giovani. Viene, allora, da chiedersi prosegue se i responsabili della nostra società siano come gli idoli nella Bibbia, che hanno orecchi ma non sentono, hanno occhi e non vedono, come recita il Salmo. Sapendo che la dinamica dellidolo è concentrare in sé ogni potere, ogni ambizione e farsi adorare. Centrato in se stesso per eccellenza. Forse è la naturale conseguenza di una società che ha assunto ultimamente una perversa regola doro: fare i propri interessi. I nostri emigranti italiani ricorda Zilio hanno costruito per decenni dei ponti con altre culture e con altri popoli, hanno lanciato passerelle, hanno imparato a vivere in simbiosi con loro facendo del mondo la loro patria. Nella nostra terra, invece, ci si rinchiude in campanilismi, in clan, in corporazioni e nei propri interessi, mentre chi governa si mostra incapace di cambiare passo, di lanciarsi nella modernità, dinvestire sui giovani.