Continua a destare preoccupazione la situazione in Italia. Una crisi di governo ora sarebbe una sciagura che gli italiani pagherebbero cara, sostiene Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza). Perciò, lItalia in questo momento non ha bisogno né di falchi né di massimalisti, ma di politici responsabili che sanno sacrificare il proprio profondo e legittimo convincimento a un bene davvero superiore, quello del Paese. Sulla stessa lunghezza donda Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine): Una crisi di governo oggi sarebbe una catastrofe, in primis economica. Idem per il ritorno al voto: diverrebbe un referendum pro o contro il Cavaliere e non una scelta sul futuro dellItalia. Per di più con una legge elettorale che non garantisce una maggioranza certa. Urge un atto di responsabilità. Forse lItalia ce la farà, ma da sola o con il contributo di quelle forze buone della società civile che non smettono di lavorare per il bene dei cittadini – afferma Adriano Bianchi, direttore della Voce del Popolo (Brescia) -. Da Torino, con la Settimana sociale, arriveranno, speriamo un contributo e un richiamo importante. Senza indugi, perché il Paese non può più aspettare.