Al centro dei giornali Fisc anche il Giorno della memoria (27 gennaio), la questione dei diritti umani violati e le persecuzioni subite dai cristiani in diversi Paesi del mondo. Sulla prima ricorrenza interviene Il Ticino (Pavia), annotando che se questo Giorno non deve essere una ricorrenza carica di vuota retorica, i primi da coinvolgere sono soprattutto i giovani, che troppe volte ignorano gli avvenimenti-chiave della nostra storia. Mario Banchio, direttore del Corriere di Saluzzo, si sofferma sullo sterminio (Porajmos) di centinaia di migliaia di romanì, zingari di etnia rom e sinti. È una vicenda dimenticata osserva Banchio rimossa troppo presto che, in occasione del Giorno della memoria, forse non è male riportare a galla. Di diritti umani e delle persecuzioni subite dai cristiani parla, invece, Raffaele Mazzoli, direttore del Nuovo Amico (Pesaro-Fano-Urbino): Stiamo assistendo da tempo a una escalation di violenze contro le minoranze religiose, in particolare cristiane. Per Mazzoli, laddove a causa di rivendicazioni o di conflitti o guerre civili scoppia la violenza, i primi a essere colpiti ostentatamente e nella forma peggiore sono i diritti umani. Subdola e non meno allarmante è lordinaria violazione oscurata dallabitudine e da una cultura compiacente.