Per la festa internazionale del lavoro questanno è stato scelto uno slogan che interpreta lo stato danimo di gran parte della popolazione italiana: Più lavoro, più Europa, più solidarietà. Lo sottolinea Pino Malandrino, direttore della Vita diocesana (Noto), per il quale occorre volgere lo sguardo verso le categorie – disoccupati e giovani – che più delle altre pagano il costo della crisi. Solo così il termine più solidarietà acquista significato e si armonizza con gli altri due più lavoro, più Europa. Anche il Nuovo Diario Messaggero (Imola), attraverso un editoriale di Marco Gasparri, presidente della Delegazione imolese di Unindustria Bologna, si occupa del tema del lavoro: Lunica certezza è cominciare a lottare per riportare la speranza di futuro, o se volete anche di lavoro, riportando chi ha ruoli per decidere a pensare al lavoro come tema prioritario dellagire comune da parte di tutti i soggetti. In una società in crisi per la mancanza di lavoro, è la solidarietà che svolge un ruolo di primissimo piano, sottolinea LOra del Salento (Lecce).
Dal lavoro alla mamma… Domenica, ricorda Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), si celebra la Festa della Mamma, una ricorrenza civile che vuol mettere in risalto lamore e la gratitudine verso la donna-madre e al tempo stesso il ruolo fondamentale rivestito da questa figura nella vita di ciascuno e nella comunità sociale. Anche il Ponte (Avellino) ricorda la Festa della Mamma, una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, celebrata in onore della figura di madre, della maternità e dellinfluenza sociale delle madri.