FAMIGLIA, POLITICA E LAVORO

I giornali Fisc dedicano ampi spazi anche alla prolusione tenuta dal cardinale Angelo Bagnasco, il 23 settembre, in apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei. “Il cardinale – sintetizza Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina) – ha ricordato che la famiglia viene prima di tutto. Come ‘cuore e motore’ della macchina del Paese. (…) Diventa quindi necessario aiutare, magari attuando finalmente il fattore familiare, il ‘microcosmo’ della famiglia senza il quale è impossibile vivere nel ‘macrocosmo’ della società e del mondo”. Concorda Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone): “Nella realtà italiana il perno torni a essere la famiglia. Occorre ripartire da lì”. Per questo, afferma Luciano Sedioli, direttore del Momento (Forlì-Bertinoro), “ha fatto bene la nostra diocesi a iniziare l’anno pastorale dedicato alla famiglia, non con un convegno ma con un pellegrinaggio che ha un grande valore simbolico. Se si vuole portare la famiglia in ‘assetto’, infatti, è urgente che anche la politica, l’economia, la stessa comunità cristiana, cambi passo nei suoi confronti”. Luigi Lamma, direttore di Notizie (Carpi), denuncia il “fattore profondo di crisi, culturale ed etica, che si riverbera sulla famiglia e ne mette in discussione l’identità costitutiva sul piano umano e nella sua dimensione sociale. Perciò occorre ripartire dai fondamentali, dall’unione uomo-donna come struttura di base del matrimonio e della famiglia”. Secondo Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), “c’è bisogno di una politica del lavoro – e della famiglia, che ne è il fulcro e la cassa di risonanza, in negativo e in positivo, in tutte le sue fasi -, di cui si è parlato tanto, ma in cui si è fatto poco o nulla”. A proposito di politica, Pino Malandrino, direttore della Vita Diocesana (Noto), rilancia l’invito a “partecipare alla vita sociale” e a “vigilare”, anche perché, come ha detto recentemente il Papa, “ognuno è in qualche modo responsabile della condotta dei governanti e deve fare il meglio perché loro governino bene”. Al riguardo – guardando al momento presente – secondo Roberto Pensa, direttore della Vita Cattolica (Udine), “più che mai opportuno è il richiamo del card. Bagnasco: ‘L’ora esige una sempre più intensa e stabile concentrazione di energie, di collaborazioni, di sforzi congiunti senza distrazioni, notte e giorno. Ogni atto irresponsabile – da qualunque parte provenga – passerà al giudizio della storia’”.

 
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