Preghiamo insieme per la pace. È linvito che accomuna molti editoriali dedicati alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel mondo intero, voluta da Papa Francesco sabato 7 settembre. Come ci ricorda il Papa – spiega monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia, sul Ticino (settimanale diocesano) -, occorre mostrare alluomo doggi gesti di pace ed è indispensabile far sentire parole di speranza e di pace! Chiedo a tutte le parrocchie di organizzare, nel medesimo giorno di sabato 7 settembre, qualche atto liturgico secondo lintenzione di Papa Francesco per la pace. Monsignor Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, rivolge – dal Nuovo Giornale (testata della diocesi) – un particolare invito ai giovani che sono stati accolti da Papa Francesco con tanto affetto. Li invito a essere vicini al Papa e a condividere la sua sofferenza per la situazione della Siria. Li invito ad accogliere il suo invito alla preghiera e al digiuno: sono certo che accoglieranno lappello di Papa Francesco. Per accogliere linvito del Papa, fa sapere monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, nelleditoriale del Portico (settimanale diocesano), ci ritroveremo anche noi in quella stessa sera a partire dalle ore 21 davanti alla basilica di Bonaria, proprio là dove Papa Francesco celebrerà il Sacrificio eucaristico domenica 22 settembre. Il giorno seguente, 8 settembre festa della natività di Maria, tutte le parrocchie sappiano trovare un tempo e un modo adeguati di preghiera secondo lintenzione che il Santo Padre ci affida. La Vita Cattolica (Udine) informa che larcivescovo, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, facendo proprio lappello del Papa, presiederà sabato, alle 20.30, in cattedrale, un tempo di adorazione eucaristica. Anche larcidiocesi di Vercelli ha accolto linvito accorato di Papa Francesco, riferisce il Corriere Eusebiano (Vercelli), riportando le diverse iniziative promosse dallarcivescovo padre Enrico Masseroni. Quello del Papa, dice Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), è un appello vibrante di amore per il popolo siriano e per tutto il Medio Oriente, come per ogni altro popolo della terra. Che non rimanga inascoltato – come purtroppo avvenne per quelli, non meno forti e accorati, dei suoi predecessori in tempi lontani e recenti, con terribili conseguenze! A noi non resta che pregare e operare sempre per la pace.