Diversi gli spunti dalla cronaca, nazionale e locale. Partendo dalla vicenda dellOlimpico di sabato scorso, Vincenzo Rini, direttore della Vita Cattolica (Cremona), si domanda: Come mai negli altri Paesi la violenza negli stadi è stata sconfitta e da noi no? In Gran Bretagna le terribili tifoserie di hooligans sono state imbavagliate. Questo significa che vincere la violenza negli stadi è possibile. Occorre volerlo. E questo spetta non solo alla politica e alle forze di sicurezza, ma anche ai responsabili dei vari club, che devono rompere una volta per sempre il cordone ombelicale che li lega alle loro tifoserie, anche a quelle violente. La Fedeltà (Fossano) ricorda come in occasione della festa del patrono, san Giovenale, la città era giovane, quasi una favola, un paese da sogno per davvero… E sabato 10 maggio ci sarà lOpen Night voluta dai giovani per i giovani fossanesi. Se il nome Giovenale deriva dal latino Iuvenalis che significa giovanile, Fossano è giovane già nel suo santo patrono. Alessandro Repossi, direttore del Ticino (Pavia), parla della preziosa presenza dei collegi universitari, i gioielli di Pavia e invita a pensare in grande. Il sistema dei collegi universitari deve essere la base per fare finalmente di Pavia la Oxford italiana. LAraldo Abruzzese (Teramo-Atri) rilancia un editoriale Sir a firma di Gesualdo Purziani, direttore della Voce Misena (Senigallia), sullalluvione nelle Marche. In occasione della festa degli alpini in città, Bruno Cescon, direttore del Popolo (Concordia-Pordenone), afferma: La celebrazione degli alpini è memoria di un passato doloroso nella quale educare le giovani generazioni. Ma è contemporaneamente memoria e realtà di una meravigliosa trasformazione. Gli alpini in congedo, rientrati nelle loro case e nei propri paesi e città, sono diventati un corpo di pronto soccorso nelle calamità e disgrazie, che poi innerva la protezione civile. Giorgio Bardaglio, direttore del Cittadino (Monza e Brianza), scrive di chi a Monza ha ricevuto i contributi del 5 per 1000.