La crisi economica e lattualità politica continuano a tenere banco sulle testate diocesane. In modo particolare, Emmaus (Macerata) sottolinea che occorre recuperare la ragion dessere della Politica con la P maiuscola, per riuscire a concretare onestamente i valori costituzionali mediante leggi e riforme giuste, allora sarà più facile affrontare la crisi che stiamo attraversando. Bisogna ritornare alla Costituzione per risanarsi, prendere esempio dai padri costituzionali. Anche per Ettore De Faveri, direttore della Valsusa (Susa), servirebbero un po di umiltà, una politica che si mette al servizio del Paese. Una nuova classe politica, non i soliti noti. La crisi, nota Antonio Ricci, direttore del Corriere Apuano (Massa Carrara-Pontremoli), si risolve passando dalle parole ai fatti… Vedremo se e quando tutte le parole sagge, ascoltate in questi mesi, porteranno a qualche cambiamento in positivo; per ora, spiace dirlo, allorizzonte non si vede ancora niente di nuovo/buono. La crisi sta investendo anche il settore editoriale. È dei giorni scorsi la notizia che i vescovi del Triveneto hanno constatato limpossibilità di proseguire il sostegno alla ventennale esperienza di Telechiara. Se ne occupa Guglielmo Frezza, direttore della Difesa del Popolo (Padova), per il quale se la contingenza ha il nome di Telechiara, il problema è ben più ampio e chiama in causa limpegno stesso della Chiesa nel mondo della comunicazione. (…) Sappiamo che sul versante della capacità comunicativa si gioca una partita cruciale, per il presente e per lorizzonte futuro. Cerchiamo di affrontarla con le idee ben chiare. La Guida (Cuneo) si sofferma sugli impegni che attendono lUnione europea in questo mese, tra cui il 28 e il 29 giugno, il Consiglio europeo che, si spera, non rinvii ulteriormente decisioni urgenti, messe sul tavolo dalla Banca centrale europea, dal Parlamento europeo e dalla Commissione di Bruxelles. Amanzio Possenti, direttore del Popolo Cattolico (Treviglio), giudica fortemente positivo il fatto che si propongono finalmente progetti da finanziare per il rientro dei cervelli: una sorta di politica del controesodo. (…) I cervelli devono ritornare al loro valore e al ruolo e significato che hanno in un Paese che cerca di stare al passo della realtà internazionale e della modernizzazione.