Oltre il ricordo. Oltre le belle parole. Oltre le tante, pur giuste, considerazioni di questi ultimi giorni. Aiuto alla Chiesa che Soffre ha deciso di onorare la memoria di Padre Jacques Hamel, barbaramente sgozzato il 26 luglio scorso, con unazione concreta: il sostegno alla formazione di 1000 sacerdoti in tutto il mondo.
«Dopo il brutale assassinio di padre Jacques spiega il direttore di ACS-Italia, Alessandro Monteduro abbiamo a lungo ragionato su come rispondere a tanto orrore e su come omaggiare un sacerdote che per quasi sessantanni ha instancabilmente servito la Chiesa. Abbiamo convenuto che il modo migliore fosse dedicare a lui un progetto per la formazione di 1000 nuovi sacerdoti che per noi, proprio come padre Hamel, sono soldati della fede».
Tutto il mondo ha conosciuto il parroco francese soltanto la mattina in cui è stato ucciso, nel momento in cui celebrava la Messa nella Chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino Rouen. «Noi di Aiuto alla Chiesa che Soffre aggiunge Monteduro siamo convinti che, esattamente come ogni altro ministro di Dio, desiderasse vedere la propria vocazione rinnovata nelle migliaia di giovani che in tutto il mondo rispondono sì alla chiamata del Signore. È il nostro modo, come sempre concreto, di reagire alla barbarie».
Roma, 29 luglio 2016
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), Fondazione di diritto pontificio fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, si contraddistingue come lunica organizzazione che realizza progetti per sostenere la pastorale della Chiesa laddove essa è perseguitata o priva di mezzi per adempiere la sua missione. Nel 2015 ha raccolto oltre 124 milioni di euro nei 22 Paesi dove è presente con Sedi Nazionali e ha realizzato 6.209 progetti in 146 nazioni.