Lattualità politica, con le sfaccettature europea, nazionale e locale, continua a tenere banco sulle testate diocesane. Nel quadro attuale, sostiene Francesco Zanotti, direttore del Corriere Cesenate (Cesena-Sarsina), i credenti hanno il dovere dellimpegno. Non possono assentarsi. (
) Prima o poi qualcosa dovrà pur muoversi, anche in politica. È in quel momento che, per tornare protagonisti, occorre trovarsi pronti, armati della dottrina sociale della Chiesa da tradurre in scelte concrete. Quelle a cui nessuno può sfuggire, ciascuno per la propria responsabilità. Riflettendo sulle cronache di questi giorni, Lauro Paoletto, direttore della Voce dei Berici (Vicenza), rileva quanto sia difficile risalire la china della credibilità per i politici nel nostro Paese. Appena cè da parte di qualche personaggio o settore politico il tentativo di dare un segnale vero che si vuole davvero cambiare, ecco che viene alla ribalta una nuova scandalosa vicenda che mostra come, in realtà, i ripetuti appelli arrivati da più parti siano fino ad ora caduti, in buona parte, nel vuoto. Per questo, è importante non solo proclamare i valori, ma anche viverli. E oggi, anche quelli più basilari, non vanno dati per scontati. Neanche tra i credenti. Il Ticino (Pavia) fotografa la paura del dopo-Monti, evidenziando la necessità di forti personalità dotate di autentiche qualità politiche, dindiscussa moralità, e con la volontà di rendere un servizio, con mire unitarie e non disgregatrici, allItalia e ai suoi cittadini. Vincenzo Tosello, direttore di Nuova Scintilla (Chioggia), si occupa di politica locale: la revisione territoriale in atto per la riduzione delle province. Da una parte – scrive – si ricerca maggiore vicinanza al cittadino, dallaltra incombe la necessità di unificare per razionalizzare le risorse: due esigenze difficili da conciliare. In ogni caso, occorre predisporci alla radicale revisione perseguendo il meglio – tutto ciò che può recare beneficio al maggior numero – ed evitando il peggio – tutto ciò che si traduce in danno per i cittadini e per il territorio. La Vita Cattolica (Udine) parla della nuova legge sulla cultura, che la Regione conta di approvare entro lanno. Abolite le famose tabelle, lintento è quello di evitare di spendere male, destinando fondi solo ai progetti di rilievo veramente regionale e sulla base di precisi indicatori di qualità.
Ai prossimi impegni che attendono lUnione europea guarda, invece, leditoriale della Guida (Cuneo): A ottobre un Consiglio europeo, atteso al varco dopo le decisioni della Bce, a fine novembre un vertice straordinario per affrontare il nodo del bilancio europeo, cartina di tornasole sulle priorità politiche dellUe, e, infine, a dicembre un Consiglio europeo chiamato a decidere su riforme istituzionali nelleurozona, primo passo verso quellUnione politica sollecitata dalla Merkel. Forse allora comincerà a far giorno e capiremo meglio quale sarà lEuropa di domani.